Per nutrirsi, l'uomo sahrawi ha sempre contato sul consumo di carne e di latte. Tuttavia, questa vecchia tradizione non gli ha impedito di diversificare i suoi pasti con nuove ricette di cui, il couscous Lâsida (una pasta spessa costituita di farina e di burro puro) chiamata dai sahrawi Al aych (cibo di sussistenza) accompagnata da datteri importati. Quando il latte è disponibile in abbondanza durante le epoche grasse, i sahrawi lo bevono in tutti i pasti ed in ogni circostanza.
Tra gli utensili che decorano Nwalla (la cucina sahrawi) citiamo Tazwah, un recipiente che permette di conservare diversi litri di latte. Gli utensili di cucina utilizzati dai sahrawi sono chiamati Al marjen, e quelli utilizzati per la preparazione del tè sono chiamati Amaîyn atay. I sahrawi preparano i loro pasti secondo le feste e le stagioni.