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Africa Women's Forum: appello a cessare il blocco imposto ai sequestrati nei campi di Tindouf

I partecipanti alla prima edizione di Africa Women's Forum, che si è chiuso sabato a Dakhla, ha fatto appello a cessare il blocco imposto ai sequestrati nei campi di Tindouf, in particolare le donne ed i bambini.

I partecipanti di un congresso sul tema "donne, sicurezza e pace", organizzato nel quadro di questo forum, hanno sfidato l'ONU e le organizzazioni internazionali per porre fine al dramma delle cittadine marocchine sequestrate nei campi di Lahmada, sul territorio algerino, che costituisce un'illustrazione della situazione delle donne africane vittime delle guerre e dell'insicurezza che imperversa nel continente.
 
I partecipanti, fra cui donne ministri, parlamentari e consulenti venuti da molti paesi africani, si sono detti interdipendenti delle donne sequestrate nei campi di Tindouf in cui subiscono abusi in ogni genere, fra cui la violazione e la separazione dei loro bambini, che solleva i blackout mediatico mantenuto dal Polisario nell'intenzione di mascherare questa situazione drammatica.
 
A questo proposito, militanti dei diritti dell'uomo in Africa, che hanno raccolto molte prove in occasione di varie riunioni, hanno garantito che le donne sequestrate nei campi di Tindouf soffrono sempre della detenzione abusiva, del blocco militare e della separazione familiare arbitraria.
 
Il forum ha riunisce donne ministri, parlamentari e consulenti venuti, tra l'altro, dall'Angola, dal Benin, dal Camerun, dalla Centrafrica, dal Gabon, dalla Costa d'Avorio, dalla Guinea, dal Kenia, dalla Mauritania, dalla Libia, dal Mali, da Madagascar, dal Senegal, dalla Tanzania e dal Sierra Leone.


- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -
 
 
 

  
  
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